Ti do subito la risposta veloce se sai già la differenza tra dominio e sottodominio e se conosci l’opinione ufficiale di Google.
E’ meglio utilizzare un UNICO DOMINIO per gestire tutte le tue attività digitali del tuo brand (che siano ecommerce, sito istituzionale, pagine di servizio cliente, sezione blog, lookbook, pagine speciali dedicate a capsule collections o limited editions, o addirittura la gestione multilingua).
Questo il mio suggerimento per la corretta gestione SEO di un brand di moda che vuole vendere online.
Quanti brand fashion italiani utilizzano una soluzione Sottocartella per l’Ecommerce?
Ho effettuato in risposta a questo quesito, uno studio su oltre 500 marchi della moda italiana che hanno un e-commerce attivo e il risultato di questa analisi è stata una conferma nella scelta suggerita che vede l’utilizzo di una soluzione “Unico Dominio e Ecommerce sotto una subdirectory” per il 92% dei brand esaminati. Il 5% utilizza un sottodominio (tra i più usati “store.” e “shop.”) e il rimanente 3% utilizza un dominio totalmente differente (ad esempio www.ilmiobrand.com con e-commerce su www.shopdelmiobrand.com).
Valori in numero assoluto.
Campione rappresentativo di 544 marchi fashion italiani con un ecommerce dedicato attivo
Se la sola risposta al quesito non ti basta e vuoi qualche informazione in più continua a leggere.
Innanzitutto partiamo dalla terminologia:
- Dominio: è il “nome” del tuo sito compreso di estensione “punto qualcosa”. Esempio: ilmiobrand.it oppure ilmiobrand.com . In gergo tecnico questo si chiama Dominio di Secondo Livello perché formato dal Dominio di Primo Livello (ovvero l’ “it” o “com”) ma per semplicità lo chiameremo solamente dominio dato che è l’entità di tua proprietà (non hai invece alcuna proprietà del .it o .com). Sempre per semplicità consideriamo come parte del dominio anche il suffisso www. iniziale (quindi www.ilmiodominio.com).
- Sotto-dominio (o “dominio di terzo livello”): è una diramazione del tuo dominio su cui è possibile installare parallelamente applicazioni che non vadano ad intaccare la struttura del tuo dominio (l’esempio più semplice e quello di cui stiamo discutendo ora è proprio l’avere il dominio www.ilmiobrand.com per mostrare la homepage del tuo brand e il sottodominio shop.ilmiobrand.com per implementare e mostrare il tuo ecommerce. E’ importante che tieni a mente il termine “parallelo” per ricordarti come funziona un sottodominio rispetto ad un dominio.
- Sottocartella (in alternativa Subfolder o Subdirectory): è una categorizzazione di pagine dello stesso argomento o funzionalità che si trovano nidificate ad uno o più livelli inferiori rispetto al Dominio (ad esempio www.ilmiobrand.com/customer-care/ per raccogliere tutte le informazioni del customer care).
Questo ci torna utile per la spiegazione che ti sto per dare.
La domanda è:
Per la SEO è meglio utilizzare un sotto-dominio o una folder del dominio per gestire un ecommerce?
Quindi cosa scelgo tra:
A. shop.ilmiobrand.com che viene linkato a www.ilmiobrand.com (opzione SOTTODOMINIO)
B. ilmiobrand.com/shop/ che viene linkato a www.ilmiobrand.com (opzione SUBFOLDER)
Gerry come ho già detto, accendo la B.
Ma se si nota ciò che viene detto nella comunicazione ufficiale, sono molti di più i punti a sfavore di usare un sotto-dominio rispetto a quelli di usare il sistema di sub-folder. E nello specifico Google dice chiaramente:
- Le sub-directories (o sub-folders) sono più semplici da indicizzare dato che risiedono sotto lo stesso “server” e quindi mantengono le impostazioni di crawling di tutto il dominio (in presenza di un sottodominio potrebbe essere gestita una frequenza di crawling differente)
- Lato utente Google suggerisce che una sub-folder può essere riconosciuta meglio dall’utente come parte dello stesso sito
- L’utilizzo di Search Console va fatto con una procedura meno semplice (la verifica attraverso il DNS) così da poter importare tutti i dati anche su Google Analytics
Casualmente non parla di svantaggi nell’usare le sub-folders. Quindi è vero che dice “è uguale” ma poi non sembra che le soluzioni siano paritetiche. E dato che ti interessa avere la miglior soluzione, è meglio non rischiare di perdere anche un briciolo di ranking per un implementazione dubbia.
Inoltre, Bing non sembra dare una chiara risposta al quesito, generando ulteriore confusione nel suo ultimo post relativo a penalizzazioni relative a sottodomini utilizzati in maniera non appropriata, dove all’interno viene fatto intendere che l’algoritmo non sia ancora in grado di gestire le cose con la stessa semplicità di Google.
Per Yandex un sottodominio è un sito parallelo rispetto al dominio principale quindi se il tuo brand vuole espandersi in Russia o ha già una buona presenza locale è bene tenere a mente questa differenza.
Al contrario, Baidu (il più grande motore di ricerca Cinese) sembra gestire “alla Google” questa problematica che però per noi occidentali si crea in maniera “peggiore” dovendo utilizzare un dominio con estensione .cn e hosting basato in Cina per avere un ranking migliore rispetto ai siti cinesi ed evitare la blacklist da parte del Great Firewall (ovvero il controllore di cosa entra e cosa esce a livello informatico in Cina).
I sottodomini non sono interpretati come link esterni verso il dominio principale, quindi la tecnica che spesso è stata utilizzata in passato di “passarsi link” da un dominio al sottodominio (e viceversa) non ha più senso per aumentare il ranking e il numero di link esterni, dato che i motori di ricerca ci stanno dicendo che sono in grado di capire l’attinenza dei due domini rispetto ad uno specifico marchio o azienda.
Aggiungo inoltre che lato percezione da parte dell’utente è sicuramente meglio navigare sempre sotto lo stesso dominio senza dover vederlo cambiare se si passa dalla Home ad una pagina prodotto e cambiare nuovamente se si ritorna indietro. E’ un’esperienza di navigazione che può confondere l’utente e mettere in dubbio la veridicità del dominio e quindi della possibilità di inserire dati e carta di credito al suo interno.
Altro punto a livello marketing e dati, utilizzare dominio principale e dominio di terzo livello potrebbe dare problemi di tracciamento unificato per alcune piattaforme ADV e Analytics che basano il loro cookie sull’exact domain richiedendo di fatto l’inserimento di due tracking che “separeranno” le sessioni degli utenti facendo perdere di efficacia i dati raccolti o da riutilizzare per campagne marketing. In questo caso serve lavorare a livello di cookie internamente e con i gestori delle piattaforme in questione.
Quindi il mio consiglio finale è:
- Se non hai ancora un e-commerce e sei nel processo di attivazione fallo installare in una “sottocartella” ( per farla semplice utilizza www.ilmiobrand.com/shop/ ) o, ancora meglio, utilizza un’unica piattaforma che gestisca anche homepage e pagine di contenuti così da non dover necessariamente creare la folder /shop/
- Se stai pensando di cambiare piattaforma ecommerce, pensa ad una che possa offrire sia la funzionalità di ecommerce che di gestione di pagine di contenuti (homepage, sezioni di brand, possibile area blog), tutte le principali piattaforme ecommerce sul mercato hanno questa funzionalità nativa. In caso contrario devi fare una migrazione SEO capillare per reindirizzare tutte le URL vecchie (da un sottodominio) a quelle nuove. Se non hai idea di cosa sia o come si faccia una migrazione SEO contattami e ti aiuterò a trovare la miglior soluzione per il tuo brand.
- Se hai la tua piattaforma ecommerce ed è su un sottodominio, non hai necessità di cambiarla e “ti trovi tanto bene così” non fare alcuna modifica alla tua architettura online. Controlla solamente che su Search Console stai raccogliendo i dati per il dominio principale ed il sottodominio e che lo stesso avviene su Google Analytics. Anche in questo caso se non sei sicuro della corretta configurazione su SC e GA contattami così da poterti aiutare e farti passare allo step successivo.
- In ultima (ma ci sono molti casi del genere) se stai usando 2 domini differenti (ad esempio www.ilmiobrand.com e www.shoponlinedelmiobrand.com ) allora servirà fare una migrazione SEO e di Dominio per unificare tutto sotto un unico dominio (o su subfolder o su sottodominio in base alle casistiche appena viste).
Spero possa essere la risposta decisiva al tuo quesito e che possa aiutarti nell’implementare nella maniera migliore il tuo sito ed ecommerce per generare il miglior ranking possibile sul canale SEO.
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Prima pubblicazione: 6 Maggio 2020
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